Ferrari Roma: è la “Nuova Dolce Vita”

 
di Pierluigi Bonora
 
Una Ferrari bella da morire, creata per chi vuole tenere un profilo basso, ma che non può passare inosservata.Come abbiamo constatato guidandola sulle stradine delle Langhe, su e giù per le ordinate colline con i loro filari. A stupirsi di più, al passaggio della nostra (per una mattinata) Ferrari Roma, quella della «Nuova Dolce Vita», i più piccoli e i più anziani, escludendo i turisti stranieri, amanti dei tour enogastromici, sempre accomodati davanti a un buon bicchiere di Nebbiolo, Barolo o Barbaresco. Anche questa è Dolce Vita. E visto il periodo, in chiave anti Covid-19.

Ferrari Roma, dunque, un capolavoro di design e hi-tech, che unisce l’heritage (i richiami ai modelli del passato) al massimo di cui una supercar si può dotare. Ferrari, con Roma, gira pagina. E nel vederla, accarezzarla e guidarla, ci tornano in mente le parole di Enrico Galliera, direttore marketing e commerciale del Cavallino, pronunciate al lancio dello scorso novembre allo Stadio dei Marmi della Capitale: «Vogliamo sorprendere ed essere sempre imprevedibili, in questo caso facendo rivivere quello che era la Roma di allora, ma aggiornata ai giorni nostri».

Briefing serale con un gruppo di colleghi britannici e domande focalizzate sugli aspetti tecnici (trazione, potenza, manettino, sistemi di frenata). Solo noi italiani, quelli dalla brizzolatura in poi, al di là del sound e delle curiosità su telaio, motore e interni, siamo riusciti a immergerci nell’atmosfera evocata dalla nuova Gt di Ferrari, un’epoca che ci ha visti testimoni da bambini e monelli. A partire dalla colonna sonora del filmato (composta per l’occasione), girato nella Roma di allora e in quella attuale, con tante apparizioni del Drake e dei modelli che hanno ispirato il designer Flavio Manzoni: chiudi gli occhi e ti ritrovi nella magia di un mondo in bianco e nero, con Marcello Mastroianni e Walter Chiari inseguiti dai paparazzi di via Veneto; anni spensierati e contrassegnati dalla tanta voglia di fare.
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Ma eccoci, di prima mattina, salutati dal brontolio minaccioso del temporale, a tu per tu con Lei: la Ferrari della «Nuova Dolce Vita», battezzata con il nome della Capitale d’Italia, la supercar che offre la massima usufruibilità. Ci viene assegnata quella Blu Roma, con gli interni, elegantissimi, in un mix beige-nero. È una coupé «2+2»: dietro possono accomodarsi due bambini o trovare posto parte del bagaglio. Comodi e avvolgenti i sedili regolabili, come il volante, ridisegnato e capace di garantire la massima ergonomicità. I comandi «touch» sul volante evitano distrazioni. Regna il digital, se si vuole, il cruscotto può essere rapidamente convertito in un grande navigatore: un tocco leggero e riappaiono contachilometri, tachimetro, infotainment e tutto il resto. Accensione e spegnimento grazie a un pulsante a sfioro. Il manettino, sulla destra in basso, consente di scegliere tra le modalità di guida: Wet, Comfort, Sport, Race e con l’esclusione dei sistemi di controllo.
 
Trazione posteriore e motore V8 da 620 cavalli di potenza che riesce a lanciare Roma da 0 a 100 orari in 3,4 secondi. Il dettaglio del listino: 200.936 euro. Roma è una Gt per godersi i paesaggi, come quello delle Langhe, ma che può trasformarsi in una «belva» solo agendo sul manettino: ripresa fulminea, ruggito da paura, guidatore incollato al sedile per l’incredibile spinta del motore, frenata potentissima. Sensazioni che abbiamo provato su brevi e larghi tratti rettilinei nei dintorni di Alba. A proposito, chi va in concessionaria e la ordina, dopo qualche mese riceve un elegante cofanetto con la chiave della sua futura Gt: da un lato, il Cavallino su sfondo metallico giallo, dall’altro, la scritta Roma su base in pelle. Un modo per sentirsi subito immersi nella «Nuova Dolce Vita».
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