Ecco Range Rover Velar, tedeschi avvisati

di Piero Evangelisti

Velar è un nome impegnativo che ci ricollega alle prime sperimentali Range Rover della fine degli anni ’60, acronimo che indicava una V8 (V Eight cylinder) Land Rover che avrebbe aperto alla marca britannica del rude Defender, con il primo Range Rover di serie, la strada del lusso anche sull’asfalto, lontano dalle piste desertiche sulle quali il marchio si era trovato fino ad allora a suo agio. Oggi Velar è il nome con il quale è stata battezzata una nuova Range Rover (che nel corso degli anni è diventato praticamente un marchio nel marchio), un puro Sport utility vehicle che va a mettersi, per taglia e prezzi, tra il fenomeno Evoque e il classico Range Rover Sport. Velar, ennesima creatura del designer Gerry McGovern, è lungo 4,80 metri, ma sfoggia un design non ingombrante, caratterizzato dal cofano lungo e dall’abitacolo arretrato che, comunque, non altera lo spazio abbondante per 5 adulti con tanto bagaglio appresso. Ciò che colpisce in Velar che, ovviamente, è ricco di citazioni di altri modelli della famiglia, è l’assoluta originalità, una caratteristica che è oggi assai raro trovare su tanti modelli definiti “nuovi”. Debutta al Salone di Ginevra in mezzo a un mare di novità tra le quali emerge come l’auto più bella in assoluto. Un nuovo competitor di rilievo scende nell’arena dei Suv premium, i soliti tedeschi sono avvisati.

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