Ecco come Opel gioca d’anticipo

di Piero Evangelisti

Il dieselgate ha avuto conseguenze negative sui motori a gasolio (marginali in Italia), un effetto oggi assorbito a livello commerciale sul mercato europeo. Allo choc provocato dalle centraline truccate del Gruppo Vw è seguita una serie di verifiche dei modelli di altri costruttori dalle quali è emerso che consumi ed emissioni reali erano decisamente superiori a quelli usciti dai test di omologazione (Nedc), cosa peraltro ben nota ma apparentemente sconosciuta ai politici di Bruxelles. Nasce così la normativa Euro 6 d-Temp che entrerà in vigore per tutte le auto nuove immatricolate a partire dal mese di settembre 2019. I nuovi test eseguiti, sempre in laboratorio, secondo il protocollo Wltp, mirato ad armonizzarli a livello mondiale, saranno integrati da prove su strada per valutare le emissioni nell’uso quotidiano (Rde) della vettura. Con largo anticipo sull’entrata in vigore dei nuovi test, Opel annovera già nella sua gamma alcuni modelli che rispettano la Euro 6 d-Temp ed entro la fine di quest’anno tutte le Opel saranno già in regola con la norma.

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Virtuose con tutti i carburanti

Sull’intera gamma di modelli Opel –  Adam, Karl e Corsa, Astra, Cascada e Insignia, Mokka X, Crossland X, Grandland X e Zafira – saranno dunque disponibili propulsori benzina, Gpl e diesel conformi ai requisiti dell’Euro 6d-TEMP. Le nuove unità diesel 1.6 litri (110 e 136 cv) di Insignia rappresentano la fase successiva della risposta di Opel alla nuova norma in materia di emissioni.  La Casa tedesca, oggi parte del Gruppo Psa, punta a essere leader nella riduzione delle emissioni. Il passo successivo sarà rappresentato dall’introduzione di quattro modelli elettrificati entro il 2020. Tra questi molto attesa la nuova generazione di Opel Corsa.

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