E-bike, che passione: +16,8% le vendite

Nell’era della sharing economy, con una straordinaria crescita di bikesharing a postazione fissa e free floating (+ 147% solo nel 2017 e una flotta di circa 40mila mezzi sul territorio), il mercato interno delle biciclette continua a tenere. Il successo di queste nuove soluzioni di mobilità su due ruote non spegne il desiderio di acquisto degli italiani.  Sono infatti 1.595.000 le biciclette vendute nel 2018 e, malgrado una flessione del 5,5% del volume di vendite complessivo sull’anno precedente, l’industria italiana di riferimento si conferma un’eccellenza.  La fotografia annuale scattata da Confindustria Ancma, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, descrive infatti una produzione pressoché invariata, che si attesta su oltre 2.445.000 di pezzi, e una bilancia commerciale che fa segnare un più 43milioni di euro sul 2017.

Sul fronte del mercato interno il segno meno interessa principalmente la bicicletta tradizionale (-7,6%), mentre continuano a crescere in maniera significativa le E-Bike che, dopo l’incremento a doppia cifra dell’anno scorso, fanno segnare nuovamente un +16,8%, con 173.000 pezzi venduti. Anche la produzione, grazie all’introduzione dei dazi antidumping Ue sulla concorrenza sleale delle biciclette elettriche provenienti dalla Cina, vola a 102.000 pezzi, il 290% in più rispetto al 2017. Numeri importanti che si riflettono sull’export delle bici a pedalata assistita, che nel 2018 raggiunge un valore di 42 milioni di euro, più 300% sull’anno precedente. Le esportazioni complessive (bici tradizionali ed E-Bike), nonostante un calo nei volumi (da 1.556.000 nel 2017 a 1.363.000) si attestano invece su 183 milioni di euro, confermando il valore che il comparto continua a produrre in termini di qualità, riconoscibilità nel mondo, avanguardia delle soluzioni tecniche e design.

Il presidente di Confindustria Ancma, Andrea Dell’Orto, commentando i dati elaborati dall’associazione ha sottolineato “il grande potenziale di sviluppo ulteriore del comparto e di tutta la filiera collegata ad esso”. “Investire di più e meglio sulla cultura della bicicletta, sulle infrastrutture ciclabili e la promozione del cicloturismo nel nostro Paese può infatti creare opportunità di crescita molto importati. L’industria di riferimento è pronta a fare la propria parte e sta dimostrando grande dinamismo e lungimiranza, ma al Governo e alle Istituzioni locali chiediamo uno sforzo in questa direzione, perché le ricadute economiche e occupazionali possono essere molto rilevanti”.

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