Il vicepremier Matteo Salvini, tra Leonardo Buzzavo (Quintegia) e Plinio Vanini (Autotorino)

Dealer Day, Salvini promette interventi pro auto

Matteo Salvini si è impegnato a portare avanti con la prossima legge di Bilancio la detraibilità totale dell’Iva sui mezzì. In occasione dell’Automotive dealer day, il vicepremier e ministro dell’Interno ha dichiarato di aver “già visto alcune proposte e prendo l’impegno a nome mio, della Lega e del governo a operare già dalla prossima finanziaria, di autunno, per portarci al livello degli altri Paesi europei; penso alla proposta della detraibilità totale dell’Iva sui mezzi, che è tale in Francia, Germania, Gran Bretagna. Solo in Italia è parziale”. Per il ministro una misura di questo tipo significherebbe cambiare il parco auto, che lo Stato va a incassare di più perché la gente compra di più, rispetto a quello che incassa oggi.

Salvini ha continuato sottolineando che “qualcuno ha un approccio ideologico all’utilizzo dell’auto e quindi dovrebbero girare tutti a piedi o con i pattini a rotelle, però è un settore che produce più del 10% del Pil, che dà decine di migliaia di posti di lavoro e soprattutto con le nuove tecnologie inquina sempre meno, quasi zero, quindi il progresso va aiutato, va accompagnato ma senza penalizzare i tantissimi lavoratori, imprenditori e operai che lavorano nel settore auto”.

Alla domanda se tutte le componenti del governo saranno d’accordo, Salvini ha replicato che “se si creano posti di lavoro dovremmo essere tutti d’accordo”, sottolineando che “alcune iniziative penalizzanti hanno bloccato una parte del settore perché è giusto guardare al futuro però, prima di dare migliaia di euro per le auto elettriche, bisogna mettere le colonnine per la ricarica delle  auto elettriche in Italia e quindi le cose van fatte con intelligenza, buon senso e gradualità senza punire nessuno. Siccome il settore è importante, alcuni suggerimenti numeri alla mano, fatturati alla mano, come vicepresidente del consiglio sono in grado di prenderli e darli come fattì, ha concluso.

Il nuovo sistema normativo a tutela di un settore che vale una spesa di 195 miliardi di euro l’anno per un gettito fiscale di 75 miliardi di euro, è stato illustrato al vicepremier dal presidente del principale gruppo concessionario del Paese (Autotorino), Plinio Vanini. “L’impatto della proposta che considera la detrazione Iva al 100% sulle auto aziendali (oggi è al 40%) – ha detto Vanini – è stimato da Federauto attorno a 1,5 miliardi di euro in 3 anni. Ma in realtà questa manovra fiscale si rivelerebbe un successo per tutti, dai consumatori ai cittadini, dalla filiera allo Stato, perché l’aumento incrementale annuo stimato è di 100mila vetture nuove, con conseguenti benefici ambientali dati dallo svecchiamento del parco auto e maggiori entrate nelle casse dello Stato per circa 1,8miliardi di euro nel triennio, tra Iva, costi di immatricolazione, tasse automobilistiche e Ipt’.

In materia di Iva, il vicepresidente del Consiglio ha infine assicurato: “L’Iva non aumenterà, dovranno passare sul mio corpo”. Il pacchetto proposto all’evento targato Quintegia si concentra sulla fiscalità auto, quindi su detrazioni, deducibilità e crediti d’imposta e che punta a rianimare un mercato – quello dell’auto nuova – da circa 50 miliardi di euro l’anno.

 

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