Steven Bocamazo

Cosa guiderà il futuro dell’industria dell’auto?

di Steven Bocamazo*
Il mercato dell’auto ha chiuso un ottimo 2016, guidato da solide performance di vendita negli Stati Uniti, in Cina e in Europa occidentale. Sud America e Russia continuano a registrare dati di vendita deboli a causa delle difficoltà economiche. Ma se da un lato possiamo attenderci una continuità nella crescita delle vendite a livello globale per il 2017, i fondamentali sottostanti sono deboli in due dei mercati più importanti, USA e Cina.

 

Un mercato maturo, una clientela benestante e un sempre maggior numero di persone abilitate a guidare fanno del mercato statunitense un mercato particolarmente interessante per il settore dell’auto. Questo è stato particolarmente evidente tra il 2010 e il 2016, quando i produttori di automobili operavano in un mercato in costante crescita sovraperformando i competitor. I consumatori americani hanno sempre avuto una grande affinità con trucks più costosi e Suv, e negli ultimi anni un prezzo dei carburanti più contenuto e finanziamenti più facili hanno accelerato questo trend.

 

Detto ciò, riteniamo oggi che il mercato americano dell’auto si sia stabilizzato e che questi dati di vendita potrebbero subire variazioni di diverse centinaia di unità ogni anno (sia in positivo che in negativo). Elevati incentivi per l’acquisto di veicolo e le continua disponibilità di finanziamenti a buon mercato possono contribuire a mantenere il livello delle vendite elevato nel breve e medio termine, ma il rialzo dei tassi di interesse, il valore dell’usato in calo e un crescente numero di veicoli da rottamare potrebbero dimostrarsi ostacoli ai volumi di crescita futuri, nonostante le condizioni attuali di supporto all’economia e i prezzi del carburante bassi.

 

Il mercato più grande a livello mondiale, la Cina, continua su un percorso di crescita in costante rialzo, per quanto a un tasso più misurato rispetto a qualche anno, fa in quando la domanda di unità nelle più importanti città del Paese è diminuita. Le prime Case automobilistiche a essere entrate sul mercato cinese, come Volkswagen e General Motors, sono rimaste leader del mercato, ma oggi la maggior parte dei principali produttori di auto a livello globale hanno una presenza importante sul mercato. I brand domestici hanno consolidato la loro posizione competitiva, facendo pressione sui prezzi dei veicoli e diventando una minaccia per le case più importanti.

 

Entrando in un’era di cambiamenti tecnologici importanti

A oltre 100 anni dalla sua nascita, l’industria internazionale dell’auto sembra essere sull’orlo della sua più grande trasformazione tecnologia. Le Case automobilistiche stanno realizzando importanti investimenti nello sviluppo di veicoli elettrici (EVs) e veicoli a guida autonoma (AVs). Tutti i maggiori http://baratofarmacia.com/levitra.html player, così come i fornitori, si stanno preparando a queste innovazioni. Da questo punto di vista, abbiamo visto Case automobilistiche acquisire società in possesso di competenze tecnologiche chiave per queste iniziative. Nel frattempo, grandi multinazionali come Intel e Samsung, che storicamente non hanno una presenza importante nel settore auto, hanno recentemente acquisito o si apprestano ad acquisire fornitori indipendenti già operanti nel settore e focalizzati su tecnologie chiave per l’automazione della guida.

 

A fronte di un numero crescente di modelli veicoli elettrici attualmente disponibili sul mercato, il loro tasso di penetrazione sul totale delle vendite dei veicoli è relativamente basso, soprattutto negli Stati Uniti, per via sia del costo elevato che di un basso prezzo del carburante che si protrae da diversi anni. Ci aspettiamo che il tasso di vendita dei veicoli elettrici acceleri nel corso dei prossimi dieci anni, in particolare in Cina e in Europa, alla luce dei crescenti e sempre più stringenti standard in termini di emissioni. Inoltre, l’introduzione di veicoli a guida autonoma, la maggior parte dei quali sono anche veicoli elettrici, contribuirà probabilmente a creare una flotta globale che farà sempre meno affidamento a motori a combustione interna.

 

Problematiche di innovazione e disruption

L’aumento di servizi di sharing vehicle, come ad esempio Uber, può offrire sfide e opportunità future all’industria dell’automobile. Attualmente, l’incremento di ride-sharing sta avendo un impatto negativo sulla domanda di taxi tradizionali e servizi di limousine, ma non così alto sull’industria dell’auto considerata la continua crescita delle vendite di veicoli. Se il ride-sharing dovesse diventare un servizio disponibile ovunque, come previsto, questo potrebbe ridurre significativamente la domanda per autovetture private, in particolare in aree urbane ristrette dove il costo di veicoli di proprietà è elevato. Nel tentativo di partecipare a questo fenomeno, i produttori di auto stanno stipulando partnership con Uber e Lyft su temi quali lo sviluppo di veicoli a guida autonoma. General Motors, ad esempio, ha conquistato la partecipazione di maggioranza di Lyft. I veicoli a guida autonoma sono in fase di test sia in aree controllate che su strada. Oltre a dover testare e affinare le tecnologie, alcune di queste sono già disponibili sui veicoli (Advanced Driver Assistance Systems), rimangono i molti ostacoli che coinvolgono questioni assicurative, requisiti infrastrutturali e normative pubbliche. Questi dovranno essere affrontati prima che i veicoli a guida autonoma diventino comuni sulle nostre strade e autostrade. Tuttavia, c’è qualche dubbio sul fatto che vedremo questi veicoli su strada prima di tre o quattro anni.

*Associate Director of Credit Research di Loomis, Sayles & Co. (Natixis Global Asset Management)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *