Cellulare e chat mentre si guida, massimo rigore

di Giordano Biserni*

Prevedere distinzioni nelle modalità dell’utilizzo del cellulare alla guida significa vanificarne il potenziamento del contrasto in discussione alla Commissione Trasporti della Camera. L’individuazione di “distinguo” tra chi utilizza il cellulare in fonia e nel sempre più frequente e ancor più pericoloso utilizzo in messaggistica e navigazione sui social, rispetto a chi lo utilizza come navigatore stradale, come sembra sia richiesto da alcuni parlamentari nella Commissione Trasporti, renderebbe di fatto impossibile il vero contrasto a questa vera sbornia del Terzo millennio, dalla cui cronicità pochi sanno astenersi.

Chiariamo subito allora che già alle condizioni attuali, di fatto le violazioni all’art. 173 CdS contestate sono poche, intanto per la carenza dei controlli fisici su strada, ma anche per altri motivi molti semplici. Quale agente potrebbe mai contestare l’uso del cellulare utilizzato di notte, o utilizzato sotto pioggia battente, neve, nebbia, ecc? Se ora andiamo anche a inserire la variabile esimente dell’utilizzo come navigatore a portata “di mano”, andremo a innescare un sistema che attiverà ricorsi seriali al Giudice di pace. “Io non guardavo i social, ma la direzione che dovevo seguire.

Questa serie di distinguo sulle regole del Codice della strada se inserite nella riforma rischia di vanificarne completamente l’efficacia. Gli agenti non si caleranno mai in discussioni infinite con i conducenti che si rifugeranno spesso sulla esimente dell’utilizzo come navigatore. Se passerà questa modifica la battaglia sull’uso del cellulare alla guida sarà persa. Definitivamente.

*Presidente di Asaps

 

1 Comments

  1. maximilien1791 says:

    Caro Biserni, quello che Lei ha scritto è gravissimo.
    Primo , chi contesta qualcosa all’automobilista , deve fare solo un verbale e basta. quando mai un accertatore “…Gli agenti non si caleranno mai in discussioni infinite con i conducenti”.
    Ma stiamo scherzando.

    Secondo , se lo smartphone è usato come navigatore lasciando libere le mani del conducente e collegato via Bluetooth all’audio della auto per ascoltare le indicazioni vocali, non vedo come possa distrarlo dalla guida .

    Obbietto che la sua posizione nulla ha a che vedere con la sicurezza stradale ma sembra più orientata ad escludere qualsiasi dispositivo non venduto ed omologato insieme all’auto.

    Piuttosto io se fossi in Lei, mi chiederei se davvero tutto “l’infoitanement” che il marketing dei costruttori di automobili spaccia come valore aggiunto sebbene omologato non sia quello fonte di distrazione per l’automobilista.

    Capisco che il mercato dei navigatori omologati insieme alle auto cosi come i costosi aggiornamenti delle mappe, spesso molto scadenti rispetto a software gratuiti pe rgli smartphone come Waze sia un grosso bussiness per i costruttori e qualcuno gli da una mano a mantenerlo, ma almeno che venga fatto con un pò di decenza.

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