Autotrasporto, investimenti specifici da raddoppiare

di Stefano Maullu*

Il grido d’allarme lanciato dal comparto dell’autotrasporto italiano è senz’altro preoccupante, e credo che meriti di essere portato il più rapidamente possibile all’attenzione del governo. La speranza è che si possa giungere all’elaborazione di strumenti concreti per sostenere il comparto italiano, per supportarlo in maniera tangibile con più investimenti. Servono infatti serie politiche di investimento per rinnovare il nostro parco circolante – il più vecchio d’Europa, con un’età media di 13,5 anni – e per aumentare il numero di dispositivi di sicurezza a bordo dei mezzi, in modo tale da rilanciare il settore e promuoverne la competitività a livello internazionale.

I mancati investimenti nella logistica hanno già generato gravi perdite per il nostro Paese: non soltanto per quel che riguarda il gettito fiscale, ma anche per l’occupazione del settore, che negli ultimi 10 anni ha perso ben 135mila posti. Serve una scossa decisa, perché gli interventi statali a favore del settore dell’autotrasporto, fino a questo momento, sono stati del tutto inefficaci e privi di utilità. Il fondo specifico per gli investimenti nel settore, ammontante a 50 milioni di euro e già previsto nella legge di bilancio, a mio avviso deve essere raddoppiato, in modo tale da mandare un segnale forte a un settore assolutamente determinante per la nostra economia.

È una battaglia da portare avanti anche in Europa, dove le discussioni sulla transizione verso la mobilità sostenibile stanno acquisendo sempre maggior peso. Ma se il raggiungimento di questi obiettivi a lungo termine non sarà supportato da serie politiche di investimento a livello nazionale, come richiesto dal comparto italiano, qualsiasi discussione è destinata a rimanere priva di senso.

*Europarlamentare

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