La sede della Borsa di Francoforte

Auto, quanto è importante la selezione dei titoli in Borsa

di Ennio Montagnani

Se si mettono a confronto la performance dell’indice azionario Europa Stoxx 600, con quelle del settore auto, si può constatare come queste ultime siano state di recente nettamente più positive. Infatti, da inizio anno a fronte di un +6,03% dell’indice Stoxx 600, il rendimento medio dei titoli azionari del settore auto europeo evidenzia un rotondo +20,7%. Allo stesso modo, negli ultimi 12 mesi, mentre lo Stoxx 600 ha messo a segno un +10,2%, la performance media annuale dei titoli del settore auto in Europa vanta un +47,5%. Tuttavia, guardando più in dettaglio le performance dei singoli titoli, si scopre che togliendo i tre che hanno reso di più da inizio anno e negli ultimi 12 mesi (Fca, Ferrari e Peugeot), il rendimento del settore auto europeo è in lieve attivo rispetto all’indice Stoxx 600 (+12,7% contro +10,2%) e addirittura in rosso (-1,3%) da inizio anno.
E’ la conferma di quanto sia determinante la selezione dei titoli del settore. A questo proposito, ci si chiede quali titoli abbiano ora i maggiori margini di apprezzamento. In base al consenso degli analisti di settore, la palma del titolo auto europeo con le maggiori potenzialità di rialzo nei prossimi 12 mesi se lo contendono Renualt e Porsche. Il primo potrebbe arrivare a 100 euro per azione (ovvero il 22,7% in più rispetto alla chiusura a 81,51 euro di venerdi 22 settembre scorso), mentre il titolo Porsche potrebbe toccare i 65 euro per azione (ovvero il 21,3% al di sopra dei 53,59 euro con cui ha chiuso la seduta alla Borsa di Francoforte sempre il 22 settembre). Seguono, poi, tre titoli accreditati di un rialzo potenziale a 12 mesi tra il 10% e il 12%: Peugeot (a 22 euro per azioni), Daimler (a 74 euro per azione) e Volkswagen (a 152 euro per azione). Per il titolo Bmw, invece, il consenso degli analisti di settore ipotizza un prezzo obiettivo entro settembre 2018 di 88 euro per azione (cioè soltanto il 3,4% in più rispetto agli 85,09 euro ai quali ha chiuso il 22 settembre). Fanalini di coda, infine, i titoli Ferrari e Fca: secondo gli esperti di settore, il primo potrebbe scendere fino a 87 euro (-8,6% rispetto alla attuali quotazioni) e FcaA a 13 euro (il 13,6% al di sotto dei 15,05 euro a cui ha chiuso il 22 settembre a Milano). Fermo restando che, com’è successo di recente sulla scia dei rumors di un potenziale interessamento di FcaA da parte del colosso coreano Hyundai Motor, i movimenti di mercato possono ribaltare qualsiasi previsione degli analisti.

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