Asaps: il drammatico report dei plurimortali

di Giordano Biserni, presidente di Asaps

Sono quelli che richiamano di più l’attenzione dei mezzi di comunicazione, sono gli incidenti stradali con due o più vittime. Lo chiamiamo il report dei plurimortali. L’Osservatorio il Centauro ASAPS nel 2019 ne ha registrati 139, 14 in più rispetto al 2018 quando furono 125, che hanno causato 306 vittime mortali,mentre erano state 296 nel 2018, l’incremento è di 10 vittime (+3%). Nel 2017 le vittime furono 293.

Nel report del 2019 sono stati 117 gli incidenti con due vittime, 17 gli schianti con tre vittime e 3  quelli con quattro vittime (furono 8 nel 2018), 2 gli  incidenti con oltre quattro vittime  (erano stati  3  nel 2018). La distinzione per tipologie di strada ci racconta che dei 139 sinistri plurimortali, 31 sono avvenuti in autostrade o superstrade  22%. 95 sulle strade stradali e provinciali (le più pericolose) 68%, e 13  nelle aree urbane 9%.

Il maggior numero di schianti gravissimi è avvenuto nell’orario dalle 6 alle 12  con 43 eventi (31%), quasi con lo stesso numero i plurimortali avvenuti di notte dalle 00 alle 06 con 42 eventi (30%). Sono poi 35 gli episodi dalle 12 alle 18 (25%) e infine 19 dalle 18 alle 24 (14%). Solo 4 gli incidenti in cui ci è stato possibile accertare con sicurezza l’abuso di alcol, questo non esclude che siano stati di più, ma non è stato possibile raccogliere ulteriori elementi. Un incidente legato all’abuso di stupefacenti. Sono stati 50 gli incidenti gravissimi avvenuti al nord (36%), 36 al centro (26%) e 53  al sud (38%).

Il dato più tragico è quello di 7 bambini che hanno perso la vita in questi incidenti gravissimi. Delle 306 vittime 42 erano straniere pari al 14%. 118 incidenti hanno coinvolto autovetture, in 13 coinvolti autocarri, in 7 coinvolte delle moto, in 3 coinvolte delle biciclette. Inoltre in 8 sinistri gravissimi sono rimasti coinvolti dei pedoni (il totale è superiore a 139 episodi perché in alcuni sinistri sono coinvolte tipologie diverse di mezzi o protagonisti).

La suddivisione per regioni vede drammaticamente testa la Puglia con 18 schianti plurimortali a conferma che il Sud conta il maggior numero di incidenti gravissimi, seguono la Lombardia e l’Emilia Romagna con 14, il Veneto e la Sicilia con 13 episodi plurimortali, seguita dal Piemonte con 11, la Campania con 10, il Lazio con 9, la Toscana con 8,  la Calabria con 7,  5 nelle Marche, 4 in Molise, 3 in Trentino, Friuli V.G.  e Abruzzo, 2 in Basilicata, 1 in Liguria e nessuno in Umbria e Valle d’Aosta. Lo spaccato fornito dal report degli incidenti gravissimi, secondo Asaps, è da analizzare con attenzione perché ci fornisce elementi valutativi di sicuro interesse per leggere i diversi aspetti della sinistrosità.

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