Il presidente di Aniasa, Andrea Cardinali

Aniasa, noleggio e car-sharing protagonisti della smart mobility

 

 “L’ininterrotta crescita dei servizi di noleggio veicoli e car sharing conferma l’evoluzione della mobilità italiana dalla proprietà alla formula on demand.  Nei primi mesi del 2017 quasi 1 auto su 4 è stata immatricolata a noleggio. Ogni giorno per ragioni di business e turismo 674.000 persone utilizzano i servizi del noleggio a lungo termine, 89.000 quelli del noleggio a breve termine e oltre 17.000 quelli di car-sharing.Un ulteriore contributo al rinnovo del vetusto parco circolante nazionale, con positive ricadute ambientali e di sicurezza della circolazione, potrebbe venire da una configurazione strutturale del superammortamento e da un’estensione dell’iperammortamento ai veicoli a basse emissioni e alle infrastrutture di ricarica elettrica”. 

E’ questa la fotografia scattata da ANIASA – l’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria – nel corso dell’Assemblea Pubblica che ha visto la presentazione della 16° edizione del Rapporto sullo stato di salute del comparto.

Impennata

Le attività di noleggio veicoli, reduci da un biennio di aumenti a doppia cifra (+18% nel 2014 e +22% nel 2015), hanno registrato anche nel 2016 una forte crescita delle immatricolazioni: quasi 375mila nuove targhe tra auto e veicoli commerciali. Il giro d’affari del settore ha superato la cifra record di 6 miliardi di euro, in espansione del 10% rispetto al 2015, con una flotta complessiva che ha sfiorato le 800.000 unità, pari a 100.000 veicoli in più sull’anno precedente. Tutto ciò ha portato il settore a incidere come mai prima d’ora sul mercato automotive: lo scorso anno, in Italia, più di un’auto su cinque è stata immatricolata ad uso noleggio.

L’analisi

Questi risultati sono frutto di varie dinamiche convergenti: la crescente domanda di mobilità turistica e di business, il rinnovo e l’ampliamento delle flotte aziendali, la spinta dei veicoli commerciali trainati dal boom dell’e-commerce, la nuova clientela nell’area delle micro-imprese, dei professionisti e dei consumatori privati, cui si è aggiunto il noleggio mid-term (la disponibilità dei veicoli da un mese a un anno) e i benefici effetti determinati dalla misura del superammortamento.

Il trend di crescita sta proseguendo nel 2017, con un incremento delle immatricolazioni nel primo trimestre, che vede salire al 24,5% la quota noleggio sul totale delle auto immatricolate, un aumento del 15,6% del giro d’affari complessivo delle attività di noleggio a lungo e breve termine e una flotta prossima a superare gli 800.000 veicoli.

Noleggio a breve termine

Le attività di noleggio a breve termine nel 2016 hanno vissuto un’ulteriore crescita ben equilibrata in tutte le componenti di business, con il giro d’affari che ha addirittura superato l’annata record 2015 (+4,9%, quasi 1,2 mld di euro). Crescita a due velocità anche per i contratti (5 milioni e +7,6% vs 2015) e i giorni di noleggio (32,5  milioni e +5%), mentre la flotta media ha raggiunto 117.000 veicoli, una crescita del 7% rispetto al 2015. Nei primi tre mesi dell’anno in corso le società  di rent-a-car hanno confermato gli indicatori positivi con un fatturato stabile e un aumento delle immatricolazioni pari al 13,3%, una risposta efficace ad una domanda in costante aumento (+8,1% dei contratti), che ha generato oltre 5,5 mln di giorni di noleggio (+2,3%).

Noleggio a lungo termine

Per il noleggio a lungo termine, nel 2016 si è registrato un balzo del fatturato di mezzo miliardo, da 4,3 a 4,8 miliardi di euro, che, insieme alla significativa crescita di 90.000 unità della flotta gestita a fine 2016 (oltre 674.000 veicoli) evidenzia un nuovo ciclo di sviluppo che potrebbe continuare per i prossimi anni su ritmi sostenuti. L’attuale fase di progresso è senz’altro guidata dalla crescita della penetrazione nelle piccole e micro flotte, e dai professionisti con partita IVA, ma potrebbe essere ulteriormente sollecitata da altri due grandi serbatoi potenziali di domanda: i consumatori privati, su cui già sussistono migliaia di contratti (almeno 15.000), e i veicoli commerciali leggeri. I primi tre mesi del 2017 hanno segnato un nuovo boom delle immatricolazioni (88.600 unità, +25%), con una crescita del 15,8% sul fatturato (1,32 mld di euro) e del 16,9% sulla flotta, arrivata alla cifra record di 716.000 unità.

Car-sharing

Il 2016 è stato per il car-sharing un anno di sviluppo assai sostenuto, non solo del business in sé,  ma anche del numero di operatori presenti sul mercato. A fine anno è stata infatti superata la soglia del milione di tessere di iscrizione alle diverse società fornitrici del servizio (1.080.000), con oltre 6,2 milioni di noleggi; numeri impressionanti, che testimoniano la vitalità di un comparto in forte trasformazione ed espansione, soprattutto se si considera il confronto con il 2015: +70% di tessere, +33% su flotta e noleggi. Dal punto di vista territoriale, Milano e Roma si confermano, anche per caratteristiche strutturali, città d’elezione dell’auto condivisa. Le due metropoli rappresentano infatti circa l’80% del business complessivo, seguite da Torino e Firenze.

Il presidente Cardinali

L’accelerazione dello sviluppo del settore del noleggio veicoli e del car sharing”, dichiara Andrea Cardinali, Presidente di Aniasa, “da un lato conferma la centralità delle quattro ruote nel sistema di trasporto nazionale, e dall’altro evidenzia il passaggio graduale da un modello di mobilità individuale fondato sulla proprietà del bene ad uno basato sulla condivisione.

Nel 2016 l’utilizzo della leva fiscale con il superammortamento ha dato risultati positivi per la mobilità delle aziende, con benefici netti per l’Erario notevolmente superiori al valore delle agevolazioni. Una conferma strutturale di questa misura, attualmente prevista fino a metà del 2018, e un ampliamento dell’iperammortamento alle motorizzazioni più ecologiche ed alle reti di ricarica elettrica, avvierebbe un circolo virtuoso di rinnovo del parco circolante simile a quello già in corso in altri Paesi Europei, immettendo sulle strade veicoli più sicuri e con minori emissioni“.

 

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