Agli studenti l’automotive piace. Intanto il mercato…

di Massimo Ghenzer*

Il mercato dell’auto in Italia e in Europa ristagna, mentre si assiste a un miglioramento costante del prodotto e i costruttori sono sempre più impegnati in massicci investimenti per le vetture elettrificate. Tutto questo fermento tecnologico sta riportando l’industria dell’auto in posizione apicale tra i giovani talenti che escono dalle Università mondiali. Fino a poco tempo fa i giovani laureati non erano attratti dal mondo dell’auto, considerato tradizionale e non abbastanza innovativo, sia nella produzione sia nella distribuzione. Ora le cose stanno cambiando e questa industria torna a essere attrattiva.

Il mercato italiano, per anni quello di riferimento in Europa per le vetture piccole, sta intanto perdendo questo primato e la mancanza di una politica chiara e comprensibile da parte del governo ha creato un senso di incertezza e ansia tra i cittadini che hanno intenzione di acquistare una vettura.
Eppure, il percorso da fare è chiaro. Il parco auto italiano è vecchio e ci sono troppe vetture in circolazione che debbono essere sostituite con veicoli di nuova generazione. Per farlo bisogna uscire dalla demagogia delle vetture elettriche come unica soluzione, e con realismo e pragmatismo impostare una serie di provvedimenti che ridiano certezza al consumatore e lo inducano a sostituire la vecchia auto con una di nuova generazione.

In attesa che si producano vetture elettriche per tutte le tasche e che i punti di ricarica veloce siano veramente diffusi e conosciuti, si incentivi con opportuni provvedimenti fiscali il ricambio con auto di nuova generazione. Le vetture prodotte in questi anni sono di gran lunga meno inquinanti anche se a benzina o diesel. Ci sono poi quelle a metano e Gpl che si acquistano, ma non in quantità rilevante. L’offerta delle vetture ibride sta aumentando, ma non come dovrebbe, soprattutto per le tasche del cliente medio.

Il governo dovrebbe partire da questo quadro produttivo in continua evoluzione, e invece di fare demagogia, dovrebbe elaborare una strategia chiara e comprensibile pluriennale e aiutare piuttosto che riempire di inutili regole e divieti gli automobilisti. Gli esperti dell’industria dell’auto hanno elaborato una serie di proposte autofinanzianti finora ignorate dall’esecutivo.

*Presidente Areté-Methodos

 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *