Automotive: si sfrutti l’onda favorevole
di Gianmarco Giorda, direttore di Anfia
In agosto l’indice della produzione dell’industria automotive italiana riporta ancora un ribasso a doppia cifra (-13,8%), di entità analoga a quella del precedente mese di luglio. Nell’ottavo mese del 2020, viene tuttavia replicato anche il segno positivo, registrato per la prima volta a luglio, dell’indice della fabbricazione di autoveicoli (+5,9% ad agosto), nuovamente in linea con il forte recupero dei volumi produttivi di autovetture da noi rilevato come dato preliminare. A livello congiunturale, l’incremento dell’indice destagionalizzato della produzione dell’intera filiera automotive ad agosto è del 6,2%.
Migliora, intanto, l’andamento della produzione industriale italiana nel suo complesso (escluso il comparto costruzioni), il cui indice ad agosto risulta finalmente in pareggio a livello tendenziale (-0,3%, contro il -8% riportato a luglio 2020). Rispetto a luglio 2020,
l’indice destagionalizzato della produzione industriale ad agosto aumenta del 7,7%, quarta variazione congiunturale positiva consecutiva.
Nonostante un consuntivo dei primi 8 mesi dell’anno ancora molto negativo per la produzione automotive, in dimiuzione del 34,5%, con volumi di autovetture in flessione del 44% rispetto allo stesso periodo del 2019, è positivo che il mercato italiano
degli autoveicoli sia in fase di ripresa, con il comparto auto a +10% nel mese di settembre soprattutto grazie alle misure di incentivazione in vigore, e con la miglior performance tra i major market europei per il secondo mese consecutivo, seguito dalla
Germania (+8%).
In ripartenza, nel mese di settembre, anche la domanda di veicoli commerciali leggeri (+19%), autocarri (+34% l’aumento del numero di libretti di circolazione) e di rimorchi e semirimorchi pesanti (+20%). Sempre a settembre, in Italia
migliorano sia il clima di fiducia dei consumatori (da 101 a 103,4) sia quello delle imprese (l’indice composito sale da 81,4 a 91,1), indicatori che fanno ben sperare per i prossimi mesi.
Infine, resta prioritario avviare un piano di interventi strutturali e strategici a sostegno della transizione green e digitale del settore automotive, in forte evoluzione, da definire con urgenza nell’ambito del Recovery Plan, così da mantenere competitiva la
filiera italiana anche di fronte alle difficili sfide in atto.