Bosch è pronta a ogni motorizzazione per guidare verso il futuro

L’impegno di Bosch per una mobilità a zero emissioni

Ogni automobilista deve però essere messo nelle condizioni di poter scegliere il tipo di motorizzazione a lui più congeniale. La multinazionale tedesca, in proposito, offre soluzioni tecnologiche adeguate a ogni esigenza. Perché l’obiettivo principale è migliorare la qualità dell’aria per il bene di tutti

di Roberta Pasero

Parola d’ordine: neutralità tecnologica. Diesel, benzina, ibrido, full elettrico o idrogeno. Per guidare verso il futuro ogni motorizzazione è consentita. L’importante per ogni automobilista è poter scegliere quella bespoke, che sia su misura per ognuno di noi. Una missione per Bosch, che pensa all’oggi e al domani automotive offrendo una gamma di soluzioni tecnologiche per la mobilità sostenibile adeguata a ogni esigenza. Una missione fatta di numeri e di pensieri. E di uno scenario globale da valutare con attenzione.


Futuro a zero emissioni

“Secondo il Forum Internazionale dei Trasporti la circolazione delle persone dal 2015 al 2030 sarà aumentata di circa il 50 % a livello globale. Entro il 2050 poi oltre 6 miliardi di persone vivranno nelle megalopoli e ciò porterà a triplicare il traffico urbano con un conseguente peggioramento della qualità dell’aria”, spiega Gabriele Aimone Cat, media relations manager di Bosch. “La nostra azienda investe circa 400 milioni di euro nella mobilità a zero emissioni. Per raggiungere questo obbiettivo Bosch punta a un sistema di propulsione misto composto da motori a combustione ad alta efficienza e motori elettrici all’avanguardia”.

 

L’importante è saper scegliere

Insomma in fatto di motorizzazioni non vale l’uno per tutti e tutti per uno. E per questo, anche in un periodo di grande incertezza causato dalla pandemia del coronavirus, Bosch è pronta a tutto. “Stiamo già lavorando da tempo a questo piano di neutralità tecnologica che ci consente di poter offrire ai brand automotive  varie soluzioni in modo, appunto, neutrale per far sì che il cliente finale possa scegliere quella che è più vicina al suo modo di spostarsi. Ciò ci consente di ridurre le emissioni, migliorare la qualità dell’aria e di essere fedeli al nostro ruolo che ha sempre tre obbiettivi: innovare, migliorare e proporre”.

 

Un video a tutto rap

Insomma, Whatever you drive, drive Bosch. Che è anche il claim di un accattivante video con colonna sonora rap che su You Tube ha superato i 9 milioni di visualizzazioni. “È una provocazione divertente per far comprendere in modo leggero che ogni persona può avere per età, professione, propensione necessità differenti, chi di guidare l’ibrido o l’elettrico, chi il diesel o il benzina, chi un truck a idrogeno che è una motorizzazione molto affascinante, ci stiamo già lavorando, ma rappresenta probabilmente uno scopo di utilizzo più commerciale per le grandi distanze, almeno fino a quando non ci saranno le infrastrutture adeguate”, spiega Aimone Cat. 

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Gabriele Aimone Cat, direttore della comunicazione di Bosch Italia

 

I-Disc e carburanti sintetici

Intanto, Bosch continua a ricercare il futuro. Che vuol dire anche ridurre al minimo le emissioni delle polveri derivanti dalle frenate. Per questo sono stati sviluppati gli iDisc che generano soltanto il 10% di polvere dei freni rispetto alla quantità prodotte da un normale freno a disco, e il sistema a frenata rigenerativa che può ridurre la polvere dei freni di oltre il 95% nei veicoli elettrici. Così come sta lavorando ai carburanti sintetici prodotti con l’aiuto di energia rinnovabile per rendere i motori a combustione neutri in CO2 col vantaggio di limitare le emissioni e di ridurre a zero la produzione di fuliggine. Ma l’attenzione è anche sull’elettromobilità, dall’ibridizzazione a 48 Volt al sistema di propulsione completamente elettrico. Insomma un futuro (neutrale) che per Bosch è già cominciato.

1 Comments

  1. Natale Boero says:

    Zero emissioni? Facciamo il punto: costruiamo l’auto (minerali, trasporto, siderurgia, fabbrica, vetro, olii, plastica, legno, gomma, acidi, vernici, stoffe, leghe, consumo energia, indotto, ecc..) Auto in circolo (polveri sottili di freni, gomme, acidi, rifornimento da fonti inquinanti, riparazioni varie) Demolizione auto (debbo continuare?) In tutto questo processo si consumano 25 Tonn di acqua/auto.
    A disposizione per approfondire ulteriormente il problema tecnico.

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