800 milioni di “forzature”: e il mercato torna al livello del 2018

Mercato auto in pareggio rispetto all’anno precedente, a 39,6 miliardi di euro, grazie a 800 milioni di forzature dell’ultimo bimestre. Privati stabili a 21,4 miliardi, con il noleggio che cresce fino a 9,9 miliardi e le società in flessione del 6% a 8,3 miliardi, a causa della frenata complessiva sui “km 0”, in calo nei 12 mesi. Sono queste le prime stime del Centro Studi Fleet&Mobility che, attraverso parametri proprietari e tramite i dati forniti dall’Unrae, analizza il mercato auto dal punto di vista del valore fin dal 2006.

Per limitare le multe, le Case hanno ripreso a spingere sui concessionari, nel bimestre conclusivo, le immatricolazioni di vetture che nel 2020 porterebbero in alto la media delle emissioni di CO2:450 milioni in più a novembre-dicembre rispetto all’anno precedente.

Per non incorrere nella tassazione extra sulla busta paga dei dipendenti, le flotte hanno cercato dianticipare al 2019 le immatricolazioni: altri 360 milioni e 17.000 targhe in più nel bimestre rispetto all’anno scorso.

“Due forzature imposte dal regolatore – spiega Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi- che sta facendo quanto peggio non potrebbe per danneggiare una delle principali industrie europee, senza che ciò produrrà alcun reale beneficio apprezzabile, né al clima né all’ambiente”.

 

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